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Generali (chi se la prenderà adesso?)

Generali, nonostante la rinuncia da parte di Intesa, nella settimana trascorsa si è comportata abbastanza bene nel senso che nella seduta di venerdì è riuscita ad andare a chiudere il gap lasciato aperto a 13.99 il 24 di febbraio scorso. Purtroppo non possiamo sapere se si farà avanti Axa per gli asset francesi oppure le tedesche Allianz o Munich Re o se rimarrà “zitella” ma l’analisi tecnica ci aiuta ad individuare un target per la prossima settimana sulla TL (trend line) ribassista che lunedì per esempio transiterà poco sotto 14.50. Su quel livello il titolo potrebbe incontrare delle difficoltà a proseguire al rialzo e il Macd piuttosto negativo mi fa essere meno ottimista rispetto a tutti gli altri titoli analizzati. Lo stop loss/ stop profit andrebbe posizionato con una chiusura giornaliera sotto area 13.70.

Telecom Italia (la bella addormentata)

Telecom, a differenza del settore bancario, sta facendo molta più fatica pur avendo realizzato un piccolo rimbalzo dai minimi del 22 febbraio a 0.7445.  Nella seduta del 28 ha confermato la rottura della tl ribassista di breve e venerdì ha toccato un massimo intraday a 0.792. Lo stocastico ha virato al rialzo e molto timidamente anche il Macd. Nella prossima settimana potrebbe dapprima testare 0.7985 e quindi 0.809. Personalmente vedo o,83 come area di massima estensione del rimbalzo. Primo segnale di pericolo con una chiusura giornaliera sotto il minimo di venerdì a 0.777.

Unicredit ( dopo la fine dell’aumento di capitale)

Unicredit è riuscito a portate in porto l’adc monster da 13 mld e il mercato lo ha decisamente premiato. Nella seduta di venerdì ha chiuso addirittura a 14 decisamente sopra la resistenza statica posta in area 13.90.

A questo punto il primo target è poco sotto area 14.80 e infine i massimi di periodo a 15.43 circa. Stopperei la posizione solo in caso di chiusura giornaliera inferiore al minimo di venerdì a 13.36.

Intesa San Paolo (viste le tante richieste)

Dopo la rinuncia ad un’operazione straordinaria su Generali, Banca Intesa ha messo il turbo già nella seduta del 27 febbraio lasciando però un gap aperto a 2.136. Nella seduta di venerdì ha effettuato la miglior chiusura giornaliera dal 23 di gennaio e adesso punta direttamente al gap lasciato aperto a 2.376 in quella stessa seduta. In caso di chiusura gap e ulteriore accelerazione rialzista troveremo come primo target 2.436 e poco sopra un micro gap ancora aperto a 2.448. Il primo segnale di pericolo per il trend rialzista attualmente in atto è in caso di chiusura giornaliera sotto 2.268.

Bami (dove eravamo rimasti)

Bami nella seduta di venerdì ha confermato la rottura del doppio massimo sporco a 2.474/2.48 e punta decisamente al target in area 2.57. Lo stocastico ha virato al rialzo e anche il macd si è girato in positivo per cui le premesse per questo primo obiettivo ci sono tutte. Per onestà intellettuale devo però ammettere che su ogni resistenza statica importante farò ridurre la posizione alla mia clientela investita sul titolo. Il livello successivo lo troviamo in area 2.73 che è anche livello importante su time frame settimanale. Lo stop loss lo fisserei con una chiusura inferiore al minimo di venerdì a 2.384.

Analisi tecnica settimanale del SPMib future

Nella giornata di mercoledì il mercato ha rotto al rialzo il massimo di 19335 testato il 15 febbraio scorso e pur avendo chiuso poco sotto a 19325 ha peraltro fatto un massimo a 19410. La falsa rottura al ribasso con la chiusura dello scorso venerdì a 18570 è stata confermata anche dalla chiusura settimanale quasi sui massimi a 19640.

A questo punto il target naturale di questo movimento dovrebbe essere almeno in area 19750 oltre la quale il primo obiettivo è il massimo a 20375 toccato nella metà di gennaio dello scorso anno. Un pericolo per il trend in atto potrebbe verificarsi solo in caso di una chiusura giornaliera sotto il minimo di oggi a 19320. Il successivo supporto statico molto importante lo troviamo a 19005.

Quando anche l’analisi tecnica può trarre in inganno (Bami)

Nella sedute del 22 e del 23 febbraio il titolo Bami (Banco BPM) ha testato per due volte area 2.25 tra l’altro minimo della marubozu white del 2 gennaio scorso per cui sarebbe stato assolutamente possibile tentare nella seduta del 24 febbraio un acquisto in quell’area ma il mercato ci avrebbe obbligato a stoppare la posizione rialzista in seguito alla marubozu black dello scorso venerdì in chiusura a 2.162 Ieri contrariamente a quello che avremmo potuto immaginare invece di proseguire al ribasso sino a un target naturale in area 2 ha effettuato un rimbalzo importante andando a chiudere sui massimi di giornata a 2.294 negando così la rottura ribassista di area 2.25. Adesso per proseguire ulteriormente al rialzo sarebbe necessaria una chiusura giornaliera sopra il massimo a quattro sedute a 2.356.

 

ESEMPIO DI CANDELE MARUBOZU